Leonardo - Raffaello - Canaletto

Niente più di una storia dell’arte di immensa importanza e bellezza caratterizza l’Italia agli occhi del mondo intero.
La storia dell’arta italiana è anche storia di viaggi compiuti dagli artisti stessi o dalle loro opere. Invitati presso le corti di tutta Europa, contesi da collezionisti e mecenati, gli artisti
italiani diedero significato a una dimensione continentale della propria creatività.
In apertura del 2022, Arte al Vero propone tre nuove riproduzioni di splendide opere d’arte, che raccontano tra l’altro l’affermazione internazionale di tre geni della nostra tradizione artistica: Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio e Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto.
Leonardo, che finì i propri giorni presso la corte di Francia, Raffaello, impiegato dai pontefici in una sorta di “diplomazia artistica” con i sovrani europei, costellata di
capolavori donati o, viceversa, richiesti invano, Canaletto, che visse a Londra una felice stagione creativa, determinante per la nascita stessa della pittura di paesaggio britannica, sono emblemi di una storia in cui l’arte e la bellezza hanno sempre costituito un punto di saldatura tra l’Italia e il resto del mondo.

Riprodotte in scala 1:1 attraverso un sofisticato procedimento di acquisizione dell’immagine dell’opera ad altissima fedeltà, impresse su tela di cotone attraverso la
stampa Fine Art, i cui pigmenti naturali assicurano la più scrupolosa prossimità alla cromia dell’originale, le tre riproduzioni sono pensate per durare inalterate nel tempo. Fedeli ai rispettivi originali in ogni dettaglio e sfumatura, grazie all’altissimo numero di pixel della scansione e a una stampa che prevede fino a dodici passaggi di colore, le opere Arte al Vero soddisfano i parametri più rigorosi applicati alle riproduzioni dai musei di tutto il mondo.
Le due mani di vernice che rifiniscono ogni riproduzione proteggono ulteriormente la stabilità dei colori e conferiscono alla riproduzione una lucentezza simile a quella dell’originale.
Realizzate in edizione limitata, le opere Arte al Vero intendono testimoniare alle
generazioni future la straordinaria storia di bellezza generata dal nostro Paese e i suoi profondi significati spirituali.

 

 

Leonardo da Vinci
Dama con l’ermellino
1488-90 circa
Interno cm 54,8 x 40,3 Esterno cm 55×75
Olio su tavola
Cracovia, Museo Czartoryski

 

 

 

La celebre Dama con l’ermellino è il dipinto con cui Leonardo ridefinisce le ambizioni della pittura nell’indagare il rapporto tra aspetto fisico e psicologia di un soggetto.
Il ritratto fu realizzato a Milano, presso la corte di Ludovico il Moro, di cui Leonardo fu ospite a partire dal 1482. Nella dama è possibile riconoscere Cecilia Gallerani, colta e bellissima amante del duca: al suo cognome allude l’ermellino – galén in greco – che la giovane trattiene fra le braccia.
La semplicità nella costruzione dell’immagine è soltanto apparente: tutto nella Dama con l’ermellino è frutto di un attento calcolo da parte dell’artista, che intende restituire, insieme alla bellezza, anche l’intelligenza di Cecilia, effigiata mentre cerca nello spazio un interlocutore a noi invisibile.
L’impressione di vivida presenza e di movimento nello spazio della dama, enfatizzata dal fremere inquieto del suo animaletto, fu percepita dai contemporanei come un’autentica rivoluzione nel campo del ritratto, nella cui evoluzione il dipinto di Cracovia rappresenta indubbiamente uno spartiacque.

Cornice in legno di pino trattato con foglia oro antichizzata e due pastelli.

Larghezza cm 7,5
Altezza cm 3,2

Tiratura numerata e limitata a 499 esemplari.

 

 

 

Raffaello Sanzio
Madonna d’Alba
1510 circa
Diametro interno cm 94,5 esterno cm 113 Olio su tavola trasportato su tela Washington, National Gallery of Art

 

 

 

 

La Madonna d’Alba è il capolavoro che salda la formazione fiorentina di Raffaello con le opere eseguite dopo il trasferimento a Roma, presso la corte di papa Giulio II.
A Firenze, l’artista urbinate ebbe modo di conoscere i lavori di Michelangelo e Leonardo, che avevano definito nuovi orizzonti e ambizioni per l’arte del Cinquecento. Lasciando la città nel 1508, il Sanzio portò con sé un prezioso bagaglio che gli fu essenziale per l’ideazione delle prime opere romane, come la Madonna d’Alba.
Realizzata su un tondo, formato tipicamente fiorentino, la Madonna d’Alba sintetizza gli spunti della pittura di Leonardo sul rapporto tra figure e ambiente naturale e i modelli michelangioleschi, capaci di combinare efficacemente nello spazio i volumi.
Così, il corpo e la veste della Vergine si aprono e ruotano nello spazio, trasformando il tondo in un volume percepibilmente tridimensionale.
Dipinta forse per Paolo Giovio, vescovo di Nocera e membro di spicco della corte pontificia, la Madonna d’Alba fu ammirata dai collezionisti di ogni tempo. Dopo essere approdato in Spagna nel corso dei Seicento, il tondo entrò, nel secolo successivo, nella collezione del duca d’Alba, a cui si deve l’appellativo con cui l’opera è oggi conosciuta.

Cornice realizzata manualmente con 24 pezzi assemblati in legno di pino trattato con foglia oro antichizzata.
Larghezza cm 9,5
Altezza cm 5
Telaio interno cm 4,5

Tiratura numerata e limitata a 199 esemplari.

 

 

 

Canaletto (Giovanni Antonio Canal)
Veduta del bacino di San Marco dalla Punta della Dogana
1740-45
Interno cm 70×53
Esterno cm 99×79
Olio su tela
Milano, Pinacoteca di Brera

 

Figlio di uno scenografo teatrale, Canaletto riversò molto della sapienza paterna nelle meravigliose vedute con cui, nel cuore del Settecento, raccontò Venezia all’Europa intera. La Veduta del bacino di San Marco dalla Punta della Dogana, conservata alla Pinacoteca di Brera, è una delle invenzioni più belle ed emozionanti dell’artista, e trasforma gli edifici affacciati sul bacino di San Marco in una cortina ininterrotta di meraviglie, di cui noi e i gondolieri siamo ammirati spettatori.
Realizzate con l’utilizzo della camera ottica (una sorta di camera oscura priva, ovviamente, di pellicola), che catturava l’immagine della realtà, consentendo all’artista di tracciarne velocemente il profilo, le vedute di Canaletto non sono però degli esercizi di trascrizione meccanica. Una volta presi dal vero, gli appunti visivi diventavano per Canaletto materiale di lavoro da rettificare, correggere e unificare, fino a ottenere la lucidissima visione che l’artista cercava. La maestosa bellezza di Venezia veniva insomma riprodotta oggettivamente nella sua unicità, con un procedimento che traduce operativamente molti dei temi dell’Illuminismo europeo.
Le Venezie tributarono a Canaletto un enorme successo personale, a cui si deve anche l’invito rivolto al pittore a trasferirsi a Londra, dove l’artista risiedette in più occasioni a partire dal 1746.

Cornice in legno ayous trattato con foglia oro antichizzata e due pastelli.
Larghezza cm 14
Altezza cm 6,5

Tiratura limitata a 399 esemplari.

 

 

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE OPERE:

• Riproduzione d’arte in dimensione reale (scala 1:1).
• Acquisizione dell’immagine originale ad altissima definizione. Riprese fotografiche effettuate con innovative e sofisticate tecnologie di ripresa, che hanno condotto ad un’elevatissima qualità della riproduzione dell’immagine originale in termini di fedeltà cromatica, dettaglio nelle ombre e nelle luci.
• Stampa Fine Art realizzata con le migliori strumentazioni e i migliori inchiostri attualmente disponibili.
• La stampa è stata eseguita sulla pregiata tela Hahnemüle Art Canvas Smooth: poly cotton canvas bianco naturale, priva di sbiancanti ottici (OBA free), senza acidi (ACID free), peso 370g, spessore 0,45mm dalle elevatissime rese tonali e materiche che garantiscono una riproduzione di altissima fedeltà all’originale.
• Certificato di tiratura limitata e numerata.
• La riproduzione è montata su supporto rigido, pronta per essere affissa alla parete.
• Ogni riproduzione d’arte è accompagnata dalla Cartella d’Artista, contenente un saggio critico illustrato dell’opera.
• Ai sensi del Codice dei Beni Culturali (D. Lgs 42/2004) sul retro della tela è applicato un timbro indelebile che riporta la dicitura “La presente riproduzione non è l’opera autentica.”
• Ogni opera è inoltre presentata già provvista di cornice, realizzata artigianalmente.